Ighnobili, Balabiot e Livignasc. Ecco il podio della gimkana bormina, quinta prova delle Bormiadi 2014. 

Sul primo gradino del podio femminile salgono Las Maracas che precedono le Dacky’s e le Pedalà.

Questo è il risultato finale della serata in piazza del kuerc a Bormio (piazza che si conferma salotto buono anche per le Bormiadi, con effetto luci incorporato). La seconda serata in questa location, dopo il forfait del centro storico di Grosio dove la gimkana ha avuto luogo da quando i Mot sono entrati a far parte del popolo delle Bormiadi.
Capo Aldo non ci ha dormito la notte per preparare il percorso, tutto raggruppato davanti al kuerc… Prima un breve, ma insidioso (soprattutto per gli indumenti indossati) percorso fatto con i “bragon”, un doppio paio di pantaloni giganti in sacco indossati da due concorrenti. Il secondo di questi concorrenti si portava in spalla una gerla con cinque tronchetti di legno e la gerla, come testimone, la passava al terzetto chiamato a compiere lo slalom dei “piedoni” (sorta di sci in legno calzati da tutti e tre i concorrenti) con tutte le conseguenze (leggi cadute ed ammucchiate) del caso. A questo punto il percorso si invertiva e la gerla passava sulle spalle del concorrente che tornava alla zona cambio riportando la gerla-testimone in sella ad una bici da bambino, pedalando, ma non necessariamente, purchè sempre in sella. Il ciclista sulla piccola bici doveva infine passare la gerla e soprattutto i tronchetti, agli ultimi due frazionisti che dovevano portare il “puzzle del bosco” facendo a ritroso il percorso dei “bragon” con l’accortezza di non perdere i pezzi. Facile a dirsi, un po’ meno da farsi; bisognava tenere in mano solo i due ceppi più lunghi e fare forza per trattenere i tre più piccoli con i quali far suonare il campanaccio.
Capito nulla? Forse è il caso di andare a vedere la galleria fotografica per capire il gioco.

Oltre lo spettacolo ed il divertimento, in una serata uggiosa e un poco imbronciata, c’è anche un esito finale con tanto di tempi (pure parziali per ogni frazione con Capo Berzin che ha fatto i salti mortali per imitare il mitico Pancaldi) e di punti. La gimkana non compare tra i jolly giocati dalle squadre (l’incertezza sulla prova era troppa).
I più veloci, ma anche i più regolari ed attenti in tutti i passaggi, sono stati gli otto Ighnobili in gara, gli unici a scendere con un percorso netto sotto il minuto e 40” di gara. Alle loro spalle, d’un soffio (23 centesimi manuali) i Balabiott che confermano di meritarsi i piani alti della classifica generale. Terzo gradino del podio per i Livignasc, lontani meno di 6” dalla vitoria. Soci, Drez, Sgarba, Traglia, Lifrock, Erpik e Tamberli completano la top 10.
Per quanto riguarda la sfida in rosa, Las Maracas chiudono con il 23° tempo e conquistano il primo gradino del podio femminile; alle loro spalle le Dacky’s e le Pedalà.

La classifica generale (ufficializzata dopo le comunicazioni di Capo Maio) vede sempre in testa Spigolza con 10.950 punti davanti a Lifrock con 10.150 (ne hanno recuperati altri 200 ai leader); i Livignasc salgono al terzo posto scavalcando gli Erpik mentre i Missili perdono due posizioni scavalcati da Skiador ed Ighnobili; Li Traglia entrano nella top 10 escludendo i Mot che scivolano in 11^ posizione. Le Pedalà scivolano dalla 13^ alla 17^ posizione assoluta, ma restano al comando della classifica femminile con quasi 1.000 punti di vantaggio sulle Maracas.

Ecco la classifica della gimkana bormina – I dettagli nella pagina dedicata alla specialità – La classifica generale dopo 5 prove

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